Il decreto del 24 Novembre 2021 emanato dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia ha istituito un Fondo a sostegno dell’impresa femminile di 160 milioni di Euro al quale si potrà accedere non appena verranno emanati i decreti attuativi (si presume entro giugno 2022).
Le risorse del fondo sono volte a sostenere imprese femminili (intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
1) Euro 38,8 milioni saranno destinati ad “Incentivi per la nascita delle imprese femminili” che abbiano aperto l’impresa o la Partita Iva (per le lavoratrici autonome) da meno di 12 mesi dalla presentazione della domanda di agevolazione;
2) Euro 121,2 milioni saranno destinati ad “Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” già esistenti ovvero le imprese femminili o le Partite Iva (per le lavoratrici autonome) costituite da almeno dodici mesi, dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, con riferimento ai seguenti settori:
– produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
– fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
– commercio e turismo.
Al fine di ottenere gli incentivi le iniziative devono:
– essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
– prevedere spese ammissibili non superiori ad Euro 250.000,00 al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile;
– prevedere spese ammissibili non superiori ad Euro 400.000 al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili già esistenti.
Costituiscono spese ammissibili alle predette agevolazioni le spese relative a:
– immobilizzazioni materiali e immateriali;
– servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
– personale dipendente;
– esigenze di capitale circolante;
In aggiunta a tali agevolazioni, per le imprese beneficiarie sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 Euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.
Per le imprese femminili di nuova costituzione gli incentivi assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
– 80% delle spese ammissibili e comunque fino a Euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a Euro 100.000,00;
– 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a Euro 100.000,00 e fino a Euro 250.000,00.
Per le imprese femminili e per le lavoratrici autonome già esistenti gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
– per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
– per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.
L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello Sviluppo Economico con decreti attuativi, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi.