La Corte Costituzionale, con sentenza n. 40 del 23 gennaio 2019 (depositata in data 8 marzo 2019), ha dichiarato illegittima la pena minima edittale (reclusione di otto anni) prevista per il delitto di cui all’art. 73, primo comma, del D.P.R. n. 309 del 1990 (T.U. stupefacenti), che incrimina i fatti di non lieve entità aventi a oggetto le cosiddette droghe pesanti; minimo edittale cui, per effetto della citata sentenza, dovrà sostituirsi quello, più mite, di sei anni. La pronuncia della Corte Costituzionale avrà naturalmente ricadute sui procedimenti penali in corso non ancora definiti; potrà inoltre avere ricadute su sentenze già passate in giudicato ma ancora in esecuzione, potendo il condannato, in tale ultimo caso, proporre incidente di esecuzione per la rideterminazione della pena inflitta.